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POVERTÀ, LAVORO E FUTURO: IL GRIDO DELLO SCIOPERO GENERALE DEL 29 NOVEMBRE

CGIL e UIL in piazza per una manovra di bilancio che metta al centro le persone - Il prossimo 29 novembre , la CGIL e la UIL scenderanno i...



CGIL e UIL in piazza per una manovra di bilancio che metta al centro le persone - Il prossimo 29 novembre, la CGIL e la UIL scenderanno in piazza per uno sciopero generale, lanciando un segnale forte contro le politiche economiche del governo. Le sigle sindacali denunciano una manovra di bilancio che non affronta le sfide principali del Paese: l’aumento della povertà, la precarietà del lavoro e la mancanza di investimenti in settori fondamentali come sanità, istruzione e politiche industriali.

Secondo i dati più recenti, una persona su dieci in Italia vive in condizioni di povertà assoluta, un dramma che coinvolge 5,7 milioni di cittadini, inclusi bambini e adolescenti. A questo si aggiunge una disoccupazione giovanile preoccupante e l’assenza di una strategia per utilizzare in modo efficace le risorse del PNRR. “Questa legge di bilancio è inadeguata e non risolve i problemi reali di famiglie, giovani e pensionati,” ha dichiarato il Segretario generale della CGIL, Maurizio Landini.
La mobilitazione punta a ottenere modifiche radicali alla manovra, rivendicando:Aumento del potere d’acquisto per salari e pensioni;
Maggiori risorse per sanità, istruzione e servizi pubblici;
Politiche industriali capaci di rilanciare l’economia e creare lavoro stabile.

LO SCIOPERO PER TUTTI: LAVORATORI, DISOCCUPATI E GIOVANI

Lo sciopero generale non rappresenta solo chi lavora, ma è anche un’occasione di mobilitazione per chi è disoccupato, inoccupato o in transizione lavorativa. Le politiche economiche attuali non offrono prospettive concrete a chi cerca un’occupazione o vuole costruirsi un futuro stabile. La precarietà e l’assenza di una visione per il lavoro penalizzano non solo chi è ai margini del mercato, ma anche le giovani generazioni, spesso costrette ad accettare condizioni inique.

“Partecipare allo sciopero significa rivendicare un futuro dignitoso per tutti, inclusi coloro che oggi sono esclusi dal mondo del lavoro,” ribadiscono i sindacati. Investire su una vera riforma fiscale e colpire l’evasione fiscale rappresenta un passo necessario per creare le condizioni di crescita economica e occupazionale di cui il Paese ha bisogno.

UNA SFIDA PER IL FUTURO

La mobilitazione del 29 novembre è un appello per cambiare il corso delle politiche economiche e sociali del governo. Tagliare la spesa pubblica senza un piano per il rilancio delle entrate mette a rischio i servizi essenziali come sanità, istruzione e welfare, aumentando le disuguaglianze e impoverendo il tessuto sociale.

Con una partecipazione collettiva e trasversale, lo sciopero vuole dare voce a chi oggi lotta per un Paese più equo, offrendo una prospettiva concreta a lavoratori, disoccupati, giovani e pensionati. È il momento di costruire insieme un futuro più giusto e inclusivo.