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SOL CGIL: ESPERIENZE DI LEGALITÀ E GIUSTIZIA SOCIALE

Da giugno a ottobre si svolgeranno i Campi di Impegno e Formazione sui beni confiscati alle mafie: E!State Liberi!  Ritorna l'estate di ...



Da giugno a ottobre si svolgeranno i Campi di Impegno e Formazione sui beni confiscati alle mafie: E!State Liberi! Ritorna l'estate di LIBERA che mette a disposizione oltre 4.000 posti in tutta Italia, da nord a sud, isole comprese: sono 16 le regioni che potranno ospitare circa 200 esperienze a disposizione di tante e tanti giovani che potranno dedicare parte della loro estate all’impegno civile e all’antimafia sociale.

Accanto a LIBERA, a supporto e condivisione dell’esperienza, partecipano volontariamente tante pensionate e tanti pensionati che vivono i luoghi, beni confiscati alle mafie, assegnati con procedure legali ai soggetti riconosciuti per l’impegno sociale.

Realtà in grado di generare opportunità occupazionali regolari, sicure e rispettose della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche in grado di recuperare aree e comunità che sono state, a volte lo sono ancora, a rischio di infiltrazione mafiosa... 

L’estate scorsa tre dirigenti sindacali della CGIL di Rimini, Francesca Lilla Parco, Meris Soldati e Claudia Cicchetti, hanno vissuto l’esperienza dello stabilimento balneare “Lido Don Milani” a Gioiosa Ionica.

Da quest’esperienza nasce il gemellaggio contro la ‘ndrangheta siglato a Rimini il 28 marzo 2024.



CGIL e SPI di Rimini e di Reggio Calabria, insieme all’Associazione Lido Don Milani di Gioiosa Ionica, hanno siglato formalmente l’accordo per la riemersione alla legalità di un bene confiscato alla ‘ndrangheta; si tratta dello stabilimento balneare “Lido Don Milani” a Gioiosa Ionica. Il lido confiscato, posto sulla Riviera dei Gelsomini, è un bene confiscato nel 2001 alla cosca Mazzaferro – ed assegnata nel 2021 all’Associazione Don Milani. Il bene confiscato, deturpato ed in disuso da tempo, rientrerà nella sua operatività legale grazie anche al contributo economico e materiale del progetto promosso da CGIL e dal sindacato pensionati di Rimini. Si tratta di un impegno concreto che, grazie a questo gemellaggio, ha già portato all’acquisto di un generatore elettrico, utile per la rinascita del lido. I prossimi passi, come ricordato dalla Segretaria SPI CGIL Rimini Meris Soldati nel suo intervento, saranno anche quelli d’individuare, in provincia di Rimini, soggetti imprenditoriali interessati a contribuire materialmente con mezzi e strumenti.

Il senso dell’iniziativa è quello di creare unità tra territori che, ciascuno nei propri contesti, stanno agendo aprevenzione e contrasto alle infiltrazione della criminalità organizzata.

Nella stessa giornata, all’esterno della sede CGIL di Rimini, è stata scoperta la targa per non dimenticare, in memoria delle cinquantatré vittime sindacali delle mafie, cadute dal 1905 difendendo i diritti dei lavoratori e dei braccianti. Davanti alla targa si sono susseguiti, oltre agli interventi di Roberto Battaglia, Segretario Generale SPI CGIL Rimini e Claudia Carlino per lo SPI Nazionale, anche quelli istituzionali dell’Assessore del Comune di Rimini con delega alla legalità Francesco Bragagni e della Consigliera provinciale con delega alla legalità Alice Parma.


Lo sfondo della targa che riporta i nomi delle vittime sindacali è una riproduzione dell’opera di Gaetano PorcasiEpopea dei sindacalisti” e riporta una frase di Emanuele Macaluso: “Il sindacato ha una responsabilità di formazione delle coscienze e oggi può incidere per contrastare processi politici pericolosi. Per questo ai compagni uccisi possiamo solo dire: noi non dimentichiamo”.

Come SOL CGIL riteniamo che da queste esperienze e buone prassi, possano svilupparsi numerose iniziative e auspichiamo la partecipazione, condivisione di valori e idee per rimarcare l’impegno collettivo sui temi della legalità, gestione dei beni confiscati alle mafie.

La diffusione delle esperienze di questa natura contribuiscono nella generazione delle comunità solidali, dell’inclusione e della giustizia sociale necessarie alla riduzione, se non eliminazione, dei fenomeni mafiosi e infiltrazioni malavitose, dannose anche all’economia e all’imprenditoria sana e virtuosa.

Un’esperienza importante è avvenuta il 21 marzo scorso, quando 100mila persone hanno attraversato Roma rendendola una "città libera" ma non deve restare un fatto isolato, come affermato da don Luigi Ciotti: “Sogniamo tutte le nostre città libere, un Paese libero con cittadini liberi. Liberi perché responsabili, liberi perché fanno un uso coraggioso della propria libertà".

Per questo come SOL CGIL sosteniamo e diffondiamo ai giovani l’opportunità di aderire a E!State Liberi! - cliccate qui per informazioni - Campi di Impegno e Formazione sui beni confiscati: progetto finalizzato alla valorizzazione e alla promozione del riutilizzo sociale dei beni confiscati e sequestrati alle mafie, nonché alla formazione dei/delle partecipanti sui temi dell'antimafia sociale e di condivisione intergenerazionale.