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L'IMPORTANZA DELLE MATERIE STEM, MA ANCORA TROPPO IL DIVARIO TRA DONNE E UOMINI

È appena trascorso l’8 marzo e le iniziative messe in campo da tante associazioni e anche dalla CGIL sono state partecipate da molte giovan...


È appena trascorso l’8 marzo e le iniziative messe in campo da tante associazioni e anche dalla CGIL sono state partecipate da molte giovani ragazze e donne. 

Se parliamo di Mercato del Lavoro, di Orientamento, c’è un aspetto in particolare su cui come SOL CGIL abbiamo riflettuto: le giovani non scelgono materie STEM, l'acronimo che sta per Science, Technology, Engineering e Mathematics, vale a dire le discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche che svolgono un ruolo cruciale nella società odierna. 

Queste quattro discipline rappresentano settori fondamentali che si intersecano tra loro, promuovendo una comprensione approfondita del mondo che ci circonda e stimolano l'innovazione tecnologica. Il concetto, infatti, è stato creato per comprendere il gruppo di discipline necessarie per l'innovazione e la prosperità in un Paese.

Vediamo insieme quali sono più precisamente le materie di studio che appartengono al mondo delle STEM:

  • Scienza, che racchiude Biologia, Chimica, Fisica, Scienze ambientali, Neuroscienze, Ricerca scientifica;
  • Tecnologia, che include Sviluppo software, Sicurezza informatica, Data science, Analisi dei dati, Intelligenza artificiale, Ingegneria del software;
  • Ingegneria, che include Ingegneria civile, Ingegneria meccanica, Ingegneria elettrica, Ingegneria aerospaziale, Ingegneria chimica;
  • Matematica, ovvero Statistica, Analisi dei dati, Matematica applicata, Ricerca operativa.

L'importanza delle materie STEM è data dal fatto che sono alla base delle innovazioni tecnologiche che guidano il progresso nella società; sono responsabili dello sviluppo di nuove tecnologie, software, dispositivi medici, soluzioni energetiche e molto altro ancora.

Gli studi STEM promuovono, infatti, una mentalità basata sulla risoluzione di problemi. Gli studenti e le studentesse imparano ad analizzare criticamente le situazioni, a sviluppare ipotesi e a cercare soluzioni basate su dati e prove scientifiche.

Inoltre, aspetto che le rende davvero importanti, le carriere che possono essere intraprese grazie allo studio delle Stem sono sempre più richieste nel mercato del lavoro globale. Le aziende cercano professionisti qualificati in queste discipline per guidare l'innovazione, la ricerca e lo sviluppo tecnologico.

Tuttavia, nonostante ormai si sappia bene l’importanza che riveste lo studio delle materie STEM in Italia c'è ancora una netta separazione tra materie scientifiche e umanistiche, più che in altri Paesi. Ciò ha conseguenze che vanno oltre le preferenze individuali degli studenti a scuola.

Il primo effetto è una bassa percentuale di giovani laureate in discipline Stem rispetto alla media europea, che si traduce anche in una bassa percentuale di giovani laureati complessivi. Ciò a sua volta si traduce in un impoverimento del capitale umano nel nostro Paese.

Il secondo effetto è un aumento delle disparità di genere (gender gap). A causa degli stereotipi sociali, le studentesse rimangono una minoranza nei campi scientifici, che sono quelli che garantiscono maggiore stabilità lavorativa e salari più alti nelle economie odierne.

Il terzo effetto, che è alla radice dei precedenti, è la scarsa diffusione di competenze Stem, abilità digitali e conoscenze pratiche tra i giovani. Questo è paradossale perché, da un lato, sia i ragazzi che le ragazze sono sempre più connessi al mondo digitale in cui viviamo.

Lo studio delle discipline STEM offre opportunità senza precedenti per lo sviluppo personale e professionale. Promuovere e sostenere l'istruzione STEM è fondamentale per il progresso della società, l'innovazione tecnologica e la crescita economica. Inoltre, incoraggiare gli studenti a perseguire carriere STEM anche attraverso specifici percorsi di orientamento, può contribuire a creare una società più equa, inclusiva e avanzata.

Investire sulle STEM non significa quindi solo valorizzare l’importanza di queste materie in senso tradizionale. Piuttosto, vuol dire soprattutto avvalersi di un metodo di insegnamento nuovo, in grado di affiancarsi alle classiche lezioni frontali, con un approccio laboratoriale e cooperativo, integrando sempre di più il contributo offerto dalle discipline scientifiche con quello delle altre materie.

Alla luce della forte accelerazione digitale degli ultimi anni, le discipline STEM rappresentano infatti un elemento chiave per favorire l’innovazione e lo sviluppo economico di un paese. Tuttavia, nonostante scienza e parità di genere siano fondamentali per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, sono ancora molti i giovani e le giovani specializzati in queste discipline che le aziende fanno fatica a individuare. Senza contare la questione del gender gap, ancora molto diffusa in un settore che rimane a prevalenza maschile.

Le attività di orientamento, è evidente, devono partire dalle bambine e dalle ragazze. L’orientamento al lavoro declinato solo nell'anno del diploma non incide su convinzioni, preconcetti, su un'educazione che sin dall’infanzia attribuisce ruoli e mestieri “per maschi” e “per femmine”. E allora, se vogliamo un mondo, una società, un sistema Lavoro fondati sull'abbattimento delle diseguaglianze, anche le discipline STEM dovranno essere sempre più - partendo già dalla scuola primaria – anche appannaggio dell'universo femminile.