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MIGRANTI E ACCESSO AL MONDO DEL LAVORO: A LECCE SOL CGIL E UFFICIO IMMIGRAZIONE PER UN SERVIZIO A 360 GRADI

In una società complessa come quella odierna, caratterizzata da flessibilità lavorativa e da cambiamenti rapidi anche dal punto di vista cul...

In una società complessa come quella odierna, caratterizzata da flessibilità lavorativa e da cambiamenti rapidi anche dal punto di vista culturale e sociale, è necessario prendere parte attiva nei processi di integrazione e interazione.

Il processo di inserimento e permanenza nel Mercato del Lavoro, negli ultimi anni, risulta sempre più atipico, caratterizzato da interruzioni, deviazioni e nuovi progetti personali: a dirla tutta il lavoro stabile, strumento di autorealizzazione personale, sembra essere ormai privilegio per pochi.

A questo punto sorge spontaneo domandarsi, soprattutto per i soggetti che si occupano di orientamento professionale, quale scenario si presenterà nei prossimi anni quando ci si troverà sempre più a rispondere ad una domanda di aiuto da parte di donne e uomini migranti che, in un certo senso, si trovano a vivere in una condizione forzata di passività lavorativa. L’educazione e l’Orientamento al lavoro, in questa specificità, ricoprono una dimensione molto importante per raggiungere una gratificazione ed una realizzazione personale.

Negli ultimi anni, purtroppo, il dibattito politico tende ancora a sottostimare il ruolo ed il contributo che chi raggiunge il nostro Paese esercita dal punto di vista culturale, sociale ed economico, oltre al mancato riconoscimento del valore, in termini di competenze, che lavoratrici e lavoratori stranieri possono apportare alla nostra economia.

In questo scenario la CGIL può e deve fare la differenza per unire la dinamica dell’ “orientamento integrato” a quella della “interazione sociale”: conoscenza del “mercato del lavoro”, degli attori coinvolti, ricostruzione del percorso professionale e politiche attive sono solo alcuni degli strumenti che grazie al Servizio di Orientamento al Mercato del Lavoro la più grande Organizzazione Sindacale del nostro Paese può mettere a disposizione dei più deboli.

A Lecce, grazie ad una progettualità trasversale che unisce Sportello Immigrazione e SOL, si vuole creare  una sinergia tra assistenza legale, consulenza sull’accesso al mondo del lavoro e supporto sindacale, tra tutele individuali e collettive. Grazie alla sua presenza sul territorio provinciale, il SOL CGIL offre un servizio importante mirato alla conoscenza del mercato del lavoro e ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.

Se da una parte una prima assistenza e tutela viene fornita specificamente sulle esigenze degli immigrati, fornendo servizi mirati come consulenza legale sull'immigrazione, assistenza nell'ottenimento di documenti, dall’altra risulta fondamentale il supporto nell'integrazione sociale e lavorativa e, proprio rispetto a quest’aspetto, la sinergia tra i due servizi trova nel lavoro degli operatori il suo punto di forza.

Nello specifico, tutele individuali e collettive si basano su due particolari momenti di assistenza che vanno definire un “accesso Integrato ai Servizi”, che si configura come un punto di riferimento informativo, che consente agli immigrati di accedere a una vasta gamma di servizi in un unico punto di contatto. Questo semplifica il processo per gli immigrati che spesso si trovano a navigare in un labirinto burocratico complesso e spesso ostile, in particolar modo con riferimento a coloro che richiedenti asilo considerati i più vulnerabili nel processo di integrazione sociale.

A ciò si aggiunge una misura di Advocacy e Rappresentanza: Lavorando insieme, SOL CGIL e Sportello Immigrazione sono in grado di difendere i diritti degli immigrati a livello istituzionale e sociale. Attraverso campagne di sensibilizzazione, azioni legali e formazione, si contribuisce a promuovere politiche e pratiche che proteggono, valorizzano e preparano la comunità immigrata all’accesso al mondo del lavoro, soprattutto grazie ad un orientamento consapevole ed una definizione del “profilo di competenze”.

Il Sindacato oggi, più di ieri, ha il compito di essere parte attiva sociale confrontandosi anche con queste sfide che riguardano non più solo la flessibilità del mondo del lavoro, ma anche la necessità di interagire con persone che hanno un diverso bagaglio esperienziale che ha necessità di essere indirizzato verso una nuova dimensione.