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SOL CON LA CGIL NELLE MOBILITAZIONI A SOSTEGNO DEI DIRITTI

Le piazze affollate di Bologna, Milano e Napoli hanno unito tanta gente perché i temi portati in piazza da CGIL , CISL e UIL sono legati a...


Le piazze affollate di Bologna, Milano e Napoli hanno unito tanta gente perché i temi portati in piazza da CGIL, CISL e UIL sono legati al lavoro e al futuro di questo nostro paese. Per questo piazze vive ed animate con giovani, studenti, pensionati, lavoratori, precari.

Al centro, ovviamente, ci sono le politiche fallimentari o inesistenti messe in campo dal governo contro le quali il sindacato unitariamente ha manifestato: le politiche occupazionali, industriali, economiche e sociali.

Il lavoro che manca, quello sfruttato, quello povero, quello dei giovani alla ricerca di una prima occupazione o di quelli che migrano all’estero, delle donne, dei migranti, quello sottopagato, quello precario, quello non sicuro o quello gestito da un algoritmo, in generale le condizioni del lavoro. Sfaccettature del lavoro di oggi che non permette un futuro “fondato sul lavoro” stabile, dignitoso e retribuito.

A questi temi si è aggiunto quello del caro affitti per gli studenti. Maurizio Landini è stato chiaro ''il problema dell'abitazione non riguarda solo gli studenti, è un problema più generale” ed è in questa ottica che deve essere risolto. Inoltre, l'aver introdotto ma poi ritirato l’emendamento per 660 milioni da destinare alle residenze universitarie con la promessa che saranno inseriti in chissà quale decreto non fa che aggravare la situazione, anzi sembra quasi una presa in giro. Non si offre neanche una pur minima risposta concreta alle mobilitazioni messe in campo da tantissimi studenti di vari atenei italiani. Il problema che gli universitari hanno così fortemente denunciato implica altre questioni altrettanto serie: maggior investimenti nella scuola pubblica, quale diritto allo studio, quali e quante possibilità economiche delle famiglie a mandare i figli all’università, quale formazione oggi per i lavoratori del futuro

Cosa hanno chiesto i sindacati al governo? Che ci sia un ascolto delle proposte di chi rappresenta i lavoratori, cosa finora inattesa, sul mondo del lavoro, sull’iniqua riforma fiscale, sulla precarietà e disoccupazione che non permettono di programmare un progetto di vita familiare, né di vedere il lavoro come una realizzazione personale, duratura e dignitosa. L’idea del governo pare essere che i lavoratori vadano sfruttati, che è necessario inserire di nuovo i voucher, che sappiamo non danno diritti ai lavoratori, e che è preferibile liberalizzare i contratti a tempo determinato.

Tutte cose che lavoratrici e lavoratori non vogliono.

Altri argomenti non mancano di cui i sindacati vorrebbero discutere: una vera riforma delle pensioni, mentre si continua a considerare i pensionati un bancomat; una politica sociale attenta ai poveri e alle povertà, mentre il governo continua ad attaccare i percettori del reddito di cittadinanza quasi criminalizzandoli, senza distinzione tra coloro che ne hanno approfittato e la maggior parte che ne ha realmente diritto; una politica che intercetti gli evasori fiscali e non colpisca solo i pensionati e i lavoratori dipendenti.

Sembra messo in discussione anche il ruolo dei sindacati manca il confronto e una dialettica costruttiva. Sembra quasi si stiano minando le regole della democrazia. Questo per i sindacati è inaccettabile e sono disponibili a nuove forme di mobilizzazione.

Noi del SOL CGIL che ogni giorno e in tutte le regioni sia del nord che del sud intercettiamo i lavoratori e i disoccupati o inoccupati di cui sopra abbiamo descritto criticità, situazioni e difficoltà, siamo in ascolto e pronti a supportare e far conoscere i diritti di cittadinanza e del lavoro legati alla propria condizione di studente, disoccupato, inoccupato, lavoratore per aiutare a fare scelte consapevoli legate anche alle politiche attive del lavoro delle regioni.