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VIDEO CURRICULUM VITAE E MERCATO DEL LAVORO: A CHE PUNTO SIAMO?

Per video curriculum si intende generalmente una presentazione spontanea di una persona in cerca di lavoro ripresa da una video/fotocamera,...


Per video curriculum si intende generalmente una presentazione spontanea di una persona in cerca di lavoro ripresa da una video/fotocamera, pubblicata e condivisa in rete o attraverso supporti digitali. Nella maggior parte delle candidature il video curriculum è integrato da un curriculum vitae in formato testuale

Nell'attuale mercato del lavoro – ancor più dopo l’esperienza della pandemia da Covid-19 - lo sviluppo di competenze quali le tecniche e le capacità connesse alla ricerca di un lavoro, all’auto promozione ed all’auto coscienza relativa alle proprie capacità, è assolutamente da considerarsi uno degli obiettivi primari dei più efficaci interventi di orientamento al lavoro.

Il video CV può essere, in questo senso, considerato come strumento particolarmente efficace per rispondere alla complessità dei processi di integrazione, collocazione e ricollocazione; processi particolarmente difficoltosi per quelle persone in cerca di occupazione che, sebbene abbiano precise competenze ed abilità, molto spesso acquisite, però, in via informale, a volte non sono in grado di competere adeguatamente sul mercato del lavoro proprio perché scarsamente capaci di comunicare e valorizzare le proprie capacità.

In questo contesto, il video CV rappresenta una delle – seppur ormai non più così innovativa - possibili frontiere nel campo della ricerca di un lavoro; un modo per far sapere a chi offre lavoro “chi sono io e cosa so fare”. La nascita del video CV risale all'anno 2000, quando questo strumento inizia ad essere sviluppato come nuovo mezzo per valorizzare competenze ed abilità di chi cerca un lavoro. Il fenomeno video CV è dovuto, fra i vari fattori, anche al grande successo di YouTube (e tutte le piattaforme di video sharing) ed al sempre maggiore utilizzo di internet da parte - non solo - dei giovani come mezzo per la ricerca attiva del lavoro. 

A partire dal 2007 il video CV ha attratto l’attenzione dei media, sia in USA che in Europa. Vault.com è un'importante società specializzata in servizi per le risorse umane, che opera anche nella creazione di video CV che ha condotto un'interessante ricerca di mercato incentrata sullo strumento del video CV, i cui risultati sono riportati in un report dal titolo “Video Resume Survey”. I risultati della ricerca mettono in luce scenari relativi al futuro del video CV, ponendo l’accento sulla sua importanza e sulla sua efficacia nel mercato del lavoro. 

Secondo la ricerca, l’89% dei datori di lavoro afferma che guarderebbe un video CV se fosse loro sottoposto, ma solamente il 17% delle persone intervistate avevano visionato un video CV al momento in cui la ricerca è stata condotta. La ragione primaria per la quale i datori di lavoro prenderebbero in considerazione un video CV è la possibilità, offerta da questo strumento, di valutare il modo in cui un candidato si presenta professionalmente ed il suo comportamento (52%). Più dei tre quarti dei datori di lavoro intervistati (76%) ritiene proficuo tenere la durata di un video CV al di sotto dei due minuti, mentre il 47% raccomanda di creare prodotti della durata inferiore al minuto. Infine, il 56% dei datori di lavoro intervistati ritiene che il video CV diverrà a breve una pratica comune, che accompagnerà le domande di lavoro. 

Il video CV può essere considerato come uno strumento efficace e di grande utilità per due ragioni principali: primo, è uno strumento che permette di valutare le capacità pratiche di una persona, anche se tali abilità non sono certificate, ma acquisite all’interno di un contesto di apprendimento non formale o informale; conseguentemente, se prendiamo in esame le caratteristiche dell’apprendimento permanente, se comprendiamo a fondo concetti come, per l'appunto, il “lifelong learning”, possiamo renderci conto dell'importanza che avranno, nei prossimi anni, quelle competenze acquisite al di fuori dei contesti di istruzione formale, per tutti coloro che cercano per un lavoro. Infatti, nell’era del ‘web 2.0, 3.0. ecc.”, è e sarà possibile, se non addirittura necessario, mettere in luce anche le competenze informali, che non sono certificate e tutto ciò potrà essere fatto anche per mezzo del video CV.

La realtà odierna e i relativi dati sull'utilizzo del video CV ci dicono però che, nonostante le ottimistiche previsioni sull'utilizzo e la diffusione di tale strumento fatte negli ultimi dieci anni, il video curriculum è ancora piuttosto lontano dall'esprimere il suo potenziale. Un elemento che certamente emerge è rappresentato dal fatto che questo strumento risulta avere una grande efficacia per tutti quei candidati che svolgono una professione creativa, ad esempio grafici, web designer, fotografi, videomaker, ecc.; per queste categorie di lavoratori il video curriculum è un vero e proprio must e il livello qualitativo raggiunto dei loro video CV (si trovano facilmente in rete su Youtube, Vimeo, ecc.) è veramente notevole: regia, montaggio, contenuti grafici, animazioni, stop motion diventano protagonisti insieme ai contenuti del CV sottolineando e addirittura rafforzando le skills del candidato. Più scarni ed essenziali, ovviamente, gli esempi di video CV legati ad altre tipologie di candidati e professionalità. 

Come il portfolio digitale o anche lo showreel, il video CV può favorire il riconoscimento sociale delle competenze informali e non formali in quanto permette di evidenziare quelle competenze che non sono certificate, di valorizzarle, mentre nel CV tradizionale, scritto, non è possibile inserire le prove delle abilità acquisite dagli utenti, in quanto in caso di CV scritto, tali abilità possono solo essere dichiarate. La differenza tra portfolio digitale/elettronico e video CV è nel fatto che il primo riesce a rendere visibili le competenze non formali ed informali dei candidati, in quanto è possibile inserire al suo interno numerose prove di ciò che si sa fare; il secondo rende visibili solamente determinate competenze informali e non formali, in quanto esso deve necessariamente essere di breve durata. 

Ma proprio per via della sua necessaria brevità, il video CV può essere lo strumento più efficace per chi cerca un lavoro - se comparato con il portfolio digitale ed il CV scritto - in quanto i datori di lavoro potenziali o i selezionatori generalmente non dedicano più di 2 o 3 minuti all'analisi dei documenti inviati da cercatori di lavoro, siano essi portfoli digitali, video CV o CV scritti. 

Nonostante tutto, il rischio concreto è che lo strumento video curriculum possa restare per sempre in una sorta di limbo, lontano da un utilizzo “main stream”, come qualcosa di nicchia, con la concreta possibilità di essere sorpassato e soppiantato dai colloqui di lavoro da remoto, che negli ultimi anni – la pandemia da Covid-19 ha influito moltissimo in questo senso – sono saliti alla ribalta, diventando in molti casi addirittura la “normalità” nei processi di selezione del personale e che con il video CV condividono, se non altro, il risparmio di tempo e denaro che il loro utilizzo apporta rispetto al tradizionale processo di selezione: spese legate agli spostamenti da parte di candidati, risorse per l’organizzazione dei colloqui da parte delle aziende; alcune stime riportano che questi strumenti, utilizzati efficacemente, all'interno del processo di selezione del personale possano condurre a una contrazione dell’intero processo di selezione a 30 giorni, anziché che 90

Due strumenti, sia il video curriculum che i colloqui da remoto, a nostro avviso, entrambi validi e attuali che non è detto non possano coesistere anche se concettualmente diversi, ma che in ogni caso, anche se non più così innovativi (ma non ancora totalmente sdoganati, almeno nel nostro paese), continuano a guardare al futuro, alla sostenibilità e a un modo diverso, fresco e immediato di interagire all’interno del mercato del lavoro.


Fonti: Vault.com, Sole 24 ore