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DISOCCUPAZIONE, DISUGUAGLIANZE E DIRITTI

Le persone che si recano nelle sedi CGIL e decidono di affidarsi al SOL sono donne, uomini, ragazze e ragazzi che arrivano nelle nostre s...


Le persone che si recano nelle sedi CGIL e decidono di affidarsi al SOL sono donne, uomini, ragazze e ragazzi che arrivano nelle nostre strutture territoriali perché si trovano ad affrontare cambiamenti di vita, personali e professionali, individualmente o collettivamente e che hanno bisogno di traguardare la fase di transizione con maggiore consapevolezza.

Come Sindacalisti del Mercato del Lavoro non possiamo non considerare alcune statistiche; come ad esempio, dati ISTAT alla mano, il fatto che per i tassi di disoccupazione, inoccupazione e occupazione, a dicembre 2021, si sia ravvisato un ritorno alle percentuali di prima della pandemia.

Ascoltando le testimonianze e considerando il peggioramento della condizione economica dei cittadini - sia occupati, precari, che disoccupati - causata dall’inflazione in ascesa, dall’aumento dei costi di beni e servizi anche primari, dalla riduzione del potere d’acquisto e dall’assenza di riequilibrio salariale, il nostro fondato timore è che si esasperi l’impoverimento, l’aumento di disuguaglianze e lo sfruttamento delle persone.

Oggi in Italia si guadagna meno di trent’anni fa, a parità di professione, di livello di istruzione, di carriera. Vale per tutti, tranne per quella minoranza che sta in alto. Questo dovrebbe essere il problema. Ci è stato detto che bisognava rendere il mercato del lavoro più flessibile e abbassare i salari per aumentare la competitività delle aziende e saremmo stati tutti più ricchi: è stato fatto ma siamo solo più poveri e ricattabili”: un punto di vista interessante sulle logiche generali del mercato del lavoro e sul rischio che sempre più persone possano perdere diritti e tutele individuali e collettive, contenuto nel libro Basta salari da fame scritto già nel 2021 a quattro mani dai fratelli Fana (Marta Ricercatrice economica presso l’Istituto di studi politici di Parigi e Simone Sociologo).

Come SOL CGIL consideriamo strategica l’attività formativa per la crescita e sviluppo delle competenze professionali ma anche culturali e normative, per accedere al mercato del lavoro con consapevolezza dei diritti da esigere, con particolare attenzione a legalità, sicurezza, pari opportunità e genere.

Saperi e conoscenze attivano e sviluppano, nelle persone, capacità di analisi, desiderio di partecipare alla vita sociale, rispetto dei principi democratici e di cittadinanza.

L’approfondimento di Linda Laura Sabbadini, nella seconda giornata dell’Assemblea di Organizzazione CGIL appena conclusasi, in modo magistrale e analitico ha delineato l’andamento della disoccupazione a partire dal 2009 con la crisi economica, aggravato nel 2012 con la seconda ondata di crisi congiunturale europea e mondiale, fino ad arrivare all’attuale emergenza pandemica che dal 2020 ha allargato il divario tra occupati e disoccupati e che sta mettendo a dura prova la tenuta economica e sociale nazionale, europea e mondiale. In estrema sintesi, con la Lectio Magistralis, Sabbadini sostiene che debbano essere elaborate politiche per l’occupazione, in particolare per le donne e i giovani.

Dal nostro punto di vista il PNRR, per l’Italia e l’Europa, è l’occasione, da un lato, per progettare strategicamente il futuro delle persone e delle comunità, a partire dalla messa a terra di piani industriali e azioni in linea con le politiche sociali ed economiche, dall’altro, per prevenire e contrastare il rischio di disuguaglianze sempre più diffuso tra le cittadine e i cittadini italiani, affermandone e mettendo al centro i diritti.

SOL è la struttura dalla CGIL che nei territori accoglie richieste ed ascolta i bisogni delle cittadine e dei cittadini, a partire da lavoro e formazione, ma non solo: li accompagniamo nel percorso confederale, tra categorie e servizi, per conoscere i propri diritti e tutele, oltre all’orientamento al mercato del lavoro, per contrastare l’irregolarità, per favorire la realizzazione personale e professionale, bloccare il fenomeno della competizione tra le persone che da tempo si è diffuso in tutte le realtà.