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SOL ALL'ASSEMBLEA DI ORGANIZZAZIONE CGIL PER LA CULTURA DEL LAVORO E L'INCLUSIONE SOCIALE

Si è da poco conclusa l' Assemblea di Organizzazione della CGIL e sono stati decisamente molti gli spunti di riflessione e di lavoro: r...


Si è da poco conclusa l'Assemblea di Organizzazione della CGIL e sono stati decisamente molti gli spunti di riflessione e di lavoro: rinnovamento, democrazia, allargamento della rappresentanza, antifascismo, sindacato di strada sono solo alcuni dei temi sui quali si è sviluppata la discussione nella tre giorni di Rimini, dove le conclusioni del Segretario Generale Maurizio Landini hanno segnato un punto fondamentale per il futuro della nostra organizzazione. Un futuro, quello della CGIL, fatto certamente anche di lotta al lavoro precario, non legale, non in sicurezza, ed è proprio in questo ambito che si colloca il contributo del SOL all'Assemblea di Organizzazione. Infatti, l'intervento di Mariagrazia Nicita, Responsabile Nazionale della struttura per l'Orientamento al Mercato del Lavoro, ha sottolineato in più passaggi di come la vocazione del SOL CGIL sia proprio quella si di orientare al Mercato del Lavoro, ma di farlo diffondendo la cultura di un lavoro fatto di regole serie, di diritti esigibili da tutti i lavoratori e le lavoratrici, di legalità, affinché le persone diventino consapevoli anche della propria dignità sociale e politica.

"Per il SOL CGIL "orientare" è inclusione sociale, è educare alla scelta, è sviluppo della consapevolezza e della conoscenza dei diritti del lavoro e di comunità, delle tutele individuali e di cittadinanza attiva. L’obiettivo è offrire strumenti efficaci affinché le persone possano agire come lavoratori e cittadini consapevoli. Vuol dire anche accompagnare e motivare le persone e i lavoratori nei momenti difficili di transizione ad essere proattivi, con tutto il supporto fattivo che la CGIL - livello confederale, categorie e servizi - può offrire”. Queste le parole Mariagrazia Nicita, che ha anche ribadito come la crescita passi dalle sinergie e dalle buone pratiche territoriali: "dobbiamo rafforzare tutele e diritti e per questo si rende necessario un impegno di tutte le strutture confederali territoriali/regionali e delle categorie affinché con i responsabili SOL operino in stretta connessione sui temi di lavoro, diritti, salute e sicurezza partendo proprio dalle scuole per diffondere una cultura tra i giovani attenta ed informata sui pericoli degli ambienti di lavoro.
Dobbiamo dare voce, stimoli, rappresentanza ai giovani siano essi studenti, neet, inoccupati o disoccupati.
Dobbiamo continuare con le esperienze di sindacato di strada, recuperare con le Camere del Lavoro le periferie, intese non solo quelle delle grandi città, ma quelle della marginalità, dove non c'è la fibra ottica per collegamenti veloci, ma c'è l'assenza di scuole e di luoghi di aggregazione giovanili; tutto questo per essere presenti fattivamente in un contesto sempre più dettato da frammentazione, precarietà e diffidenza verso qualsiasi istituzione”.