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A GENOVA LA PRIMA ASSEMBLEA DI LAVORATRICI E LAVORATORI DISOCCUPATE/I

Il SOL CGIL genovese nasce nel marzo 2017 e da allora ci ha dato modo di incontrare più di 5000 persone presso i nostri uffici. Il tasso di ...



Il SOL CGIL genovese nasce nel marzo 2017 e da allora ci ha dato modo di incontrare più di 5000 persone presso i nostri uffici.

Il tasso di disoccupazione in Liguria, in particolare a livello genovese, si attesta al 10% totale nel dettaglio nel 12,7% della popolazione femminile ed il 7,7% di quella maschile.

La metà di queste persone sono prive di impiego da più di 12 mesi quindi spesso senza alcun diritto ad alcuna forma di sostegno al reddito.

In Liguria abbiamo il dato di disoccupazione peggiore dal 2014 quando si toccò il punto più basso degli ultimi 30 anni. La perdita di occupazione la vediamo in particolare nei servizi (commercio e turismo), settore largamente maggioritario nel nostro territorio.

Genova perde altri 4656 occupati (-1,39%), in calo l’occupazione di quasi tutte le fasce d’età in particolare nei giovani. L’occupazione giovanile (15 – 24 anni) rappresenta solo il 3,4% del totale. Se in Liguria il tasso di disoccupazione totale è in linea con la già pesante percentuale nazionale, quello della disoccupazione giovanile è da molto tempo superiore alla media italiana passando in otto anni dal 21 al 36 per cento. Ciò contribuisce a rendere la nostra regione quella con gli indicatori di povertà e di esclusione sociale più alti tra le regioni del Nord Italia, pagando anche lo scotto di una forte deindustrializzazione che ha ridotto la produttività e la competitività del nostro territorio e della nostra società (nei confronti della nazione e dell’Europa).

Le persone disoccupate o inoccupate negli ultimi anni sono sempre più numerose tra i nostri iscritti, lo dimostra il fatto che negli ultimi due anni più del 70% degli iscritti certificati alla categoria del NIdiL della nostra provincia è composto da persone prive di occupazione che di recano in Camera del Lavoro cercando nella nostra organizzazione un punto di riferimento, rappresentanza, orientamento, accesso ai servizi o aiuto in problematiche vertenziali.

Se a questi aggiungiamo le deleghe sulla Naspi concomitanti alle categorie di provenienza pare evidente che il peso economico che i disoccupati hanno nella nostra organizzazione debba trasformarsi in peso politico e diventare per noi una priorità da unire al costante valore politico che la CGIL ha sempre dato ai temi dell’occupazione, alla sua continuità e qualità.

La tutela individuale, ora come non mai prima, non può non essere accompagnata da una rappresentanza collettiva.

Parlare e mettere in pratica una contrattazione inclusiva e una nuova modalità di rappresentanza vuol dire volgere lo sguardo non solo verso la precarietà e la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro ma concentrarsi anche su quella platea di persone che aspirano ad entrare o rientrare nel mondo del lavoro ma che trovano continui impedimenti, scarse possibilità e pochi aiuti.

Venerdì 16 Luglio abbiamo convocato la prima assemblea del Coordinamento dei lavoratori e delle lavoratrici disoccupati/e presso la sede della CGIL di Genova di Via S.Giovanni d’Acri

Alla presenza del compagno Igor Magni, segretario generale della Cdlm, abbiamo ascoltato le storie di numerose persone, raccolto i loro timori e speranze e preso nota delle loro istanze e presentato e posto alla loro attenzione e giudizio il nostro progetto.

Il principale punto uscito dall’assemblea è stato quello di ingrandire le fila del coordinamento cercando di organizzare assemblee nelle sedi periferiche dello SPI CGIL site nella provincia di Genova: il fine è quello di allargare il fronte per creare una massa critica capace di individuare e dare battaglia su determinate vertenze inerenti al mondo della disoccupazione.

Rimane chiaro a tutti che la premessa di ogni rivendicazione sia la difesa dei posti di lavoro esistenti: ribaltando il teorema di Confindustria per cui il fine del blocco dei licenziamenti sarà il punto di partenza per future assunzioni, è necessario ribadire che la condizione essenziale per esigere lavoro è difendere quello esistente. Il coordinamento di lavoratori e lavoratrici disoccupati/e si farà trovare presente e solidale in tutte quelle vertenze di oggi e di domani che minacciano l’occupazione genovese.

A fianco a questo abbiamo indicato gli assi su cui si poggia la piattaforma del coordinamento che dovrà essere costruita, ampliata e condivisa nelle future assemblee.

Scopo ultimo portare le istanze delle persone prive di occupazione alle istituzioni territoriali e creare azioni condivise per dare loro una sbocco occupazionale.

L’assemblea è il primo tassello che la CGIL di Genova ha posto nella costruzione di un mosaico complesso ed articolato come sarà la creazione del primo coordinamento delle persone disoccupate nel nostro territorio.