La CGIL ha intrapreso un'iniziativa di fondamentale importanza per il futuro del nostro Paese, promuovendo i referendum che mirano a re...
La CGIL ha intrapreso un'iniziativa di fondamentale importanza per il futuro del nostro Paese, promuovendo i referendum che mirano a restituire dignità, sicurezza e stabilità al mondo del lavoro e a rendere più accessibile la cittadinanza italiana. Questa iniziativa non è solo una battaglia sindacale, ma una vera e propria sfida sociale che riguarda ogni cittadino, lavoratore e lavoratrice, poiché i diritti del lavoro e della cittadinanza sono pilastri su cui si costruisce una società giusta e inclusiva.
Le riforme introdotte negli ultimi anni, come il Jobs Act e la liberalizzazione dei contratti a termine, hanno determinato una progressiva erosione delle tutele per i lavoratori, aumentando la precarietà e l'incertezza economica. La CGIL si pone come baluardo di resistenza contro questo smantellamento dei diritti, con l'obiettivo di ristabilire un equilibrio sociale in cui il lavoro torni ad essere uno strumento di emancipazione e non di sfruttamento.
Le nostre rivendicazioni: cinque battaglie per la giustizia sociale
Lavoro tutelato: una questione di equità e giustizia
La riforma del Jobs Act ha creato una frattura tra i lavoratori, introducendo una disparità che nega il reintegro in caso di licenziamento illegittimo per chi è stato assunto dopo il 2015. Questo ha generato una condizione di insicurezza che indebolisce il potere contrattuale dei lavoratori. Con il referendum vogliamo cancellare questa ingiustizia e ripristinare un principio fondamentale: la certezza del diritto per tutti.
Lavoro dignitoso: proteggere i più deboli
Le piccole imprese rappresentano una fetta importante del tessuto produttivo italiano, ma i lavoratori impiegati in esse godono di minori tutele in caso di licenziamento illegittimo. Eliminare il tetto massimo di risarcimento permetterà ai giudici di stabilire indennizzi proporzionati ai danni subiti, restituendo dignità a chi si trova ad affrontare la perdita del proprio posto di lavoro senza colpa.
Lavoro stabile: combattere la precarietà diffusa
Il proliferare dei contratti a termine senza giustificazione ha reso la precarietà una condizione permanente per molte categorie di lavoratori, impedendo loro di pianificare il proprio futuro. Riportare la necessità di una causale per i contratti a tempo determinato significa rimettere al centro il lavoro stabile e qualificato, indispensabile per la crescita personale e collettiva.
Lavoro sicuro: una responsabilità condivisa
La sicurezza sul lavoro non può essere considerata un optional. Oggi, le normative permettono alle imprese committenti di evitare responsabilità dirette per gli incidenti nelle aziende appaltatrici e subappaltatrici. Il referendum vuole rafforzare la responsabilità solidale, garantendo che ogni lavoratore abbia gli stessi diritti alla sicurezza, indipendentemente dalla forma contrattuale.
Cittadinanza: una questione di inclusione e futuro
L'attuale legge sulla cittadinanza italiana prevede un periodo di residenza legale di 10 anni prima di poter fare richiesta. Questo limite crea disuguaglianze e ostacoli per migliaia di persone che, pur vivendo e contribuendo al Paese, restano prive di diritti fondamentali. Ridurre il periodo a 5 anni significa promuovere una società più inclusiva, in linea con gli standard europei.
Unisciti a noi per costruire un futuro migliore
Questi referendum rappresentano un'opportunità irripetibile per tutti coloro che credono in un'Italia fondata sulla giustizia sociale e sull'uguaglianza. Come SOL CGIL, siamo convinti che la partecipazione collettiva sia la chiave per un cambiamento reale. Votare per questi referendum significa scegliere un futuro di diritti, tutele e opportunità per tutti.
Invitiamo tutti i lavoratori, i cittadini e le cittadine a unirsi a noi in questa battaglia cruciale per la difesa del lavoro e dei diritti. Diffondiamo consapevolezza, mobilitiamoci e costruiamo insieme un'Italia più giusta e solidale.
CREDITS FOTO @IMAGOECONOMICA