Page Nav

HIDE

Grid

GRID_STYLE

Right Sidebar

TO-RIGHT

Classic Header

{fbt_classic_header}

Top Ad

In evidenza

latest
//

LA RICERCA DEL LAVORO NEL PUBBLICO IMPIEGO: L’IMPEGNO DEL SOL CGIL

Ogni giorno, come sindacalisti del mercato del lavoro , incontriamo molte persone interessate ad avere informazioni e strumenti per la ricer...


Ogni giorno, come sindacalisti del mercato del lavoro, incontriamo molte persone interessate ad avere informazioni e strumenti per la ricerca di lavoro “anche” nella Pubblica Amministrazione (PA).

Le persone con cui ci confrontiamo, a volte, possiedono titoli di studio spendibili principalmente nel settore pubblico, altre volte esplicitano il bisogno di un lavoro stabile, con minor rischio di crisi aziendali, licenziamenti e maggiori garanzie: ad esempio per coloro che desiderano un impegno a favore della comunità, ma anche da chi ha necessità di accedere al credito per investire su beni immobili e sul proprio futuro.

Le persone che desiderano accedere al pubblico impiego sono rappresentative dell’intera società: giovani, disoccupate e disoccupati, occupati - prevalentemente precari in possesso di titoli di studio medio/alti – disabili e persone svantaggiate. Alcuni possiedono alte professionalità, altri no, ma possono aver maturato esperienze lavorative nel privato.


Esiste una norma per definire la PA?

Si, il Testo Unico (TU) sul pubblico impiego D. Lgs. 165/2001 disciplina le “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”.

Il TU definisce le amministrazioni pubbliche: tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti Autonomi Case Popolari, le Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale, l'Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle PA (ARAN) e le Agenzie di cui al D.Lgs. n. 300/1999. Fino alla revisione organica della disciplina di settore, le disposizioni del TU si applicano anche al CONI (art. 1, c. 2).


Quali sono le professioni dei dipendenti pubblici?

Avvocati dello Stato, Magistrati, personale militare e delle forze di polizia dello Stato, il personale della carriera diplomatica e prefettizia.

Siamo abituati ad includere anche il personale sanitario, gli insegnanti ed altre professionalità che, da tempo e ora ancor di più per la pandemia, le amministrazioni affidano, appaltano, cedono ad aziende private i servizi o parti di essi.

Le lavoratrici e i lavoratori sono assunti con contratti di natura privata e per questo la selezione verte principalmente sul possesso e valutazione dei titoli di studio, esperienze e colloquio conoscitivo a seguito di autocandidatura, anziché tramite procedura concorsuale.

In Italia, negli ultimi anni, abbiamo subito un progressivo disinvestimento rispetto alle assunzioni nella pubblica amministrazione, a tutti i livelli dell’organizzazione statale ed un forte attacco alle competenze, alla disponibilità e all’impegno quotidiano a cui i dipendenti pubblici sono stati sottoposti dall’opinione pubblica, ma non solo.

Il personale impegnato è poco valorizzato e sostenuto dai cittadini che “danno per scontata” l’esistenza dei servizi pubblici, comprendendone l’importanza solo “al bisogno”.

Un altro fenomeno che ha inciso è quello del turn-over che ha determinato la riduzione degli addetti, con la progressiva esternalizzazione/affidamento delle attività al privato, a volte convenzionate a volte in appalto, con l’evidente risultato di aver ridotto l’impegno ed investimenti nel settore pubblico (es. sanità) e di ledere i diritti dei cittadini (es. salute).

Scelte politiche del passato ed eventi sanitari attuali ci consegnano una situazione critica , se non drammatica, per la tutela dei diritti delle cittadine e dei cittadini di vedersi soddisfare prestazioni erogate dal pubblico, con pari livello di qualità, professionalità e tempi d’attesa rispetto al bisogno individuale, sull’intero territorio nazionale (collettivo).

Il vissuto degli ultimi due anni, ci porta a riconoscere il valore e l’importanza di investire sulla sanità e nell’ambito socio-sanitario a gestione pubblica diretta dello Stato.

Non sono i soli ad avere una sotto-occupazione rispetto al fabbisogno reale.

Il nostro punto di vista, in ogni caso, vale sia per la valorizzazione del servizio erogato dal personale assunto dalla PA che per il monitoraggio e controllo degli affidamenti e degli appalti per garantire inquadramento e buon lavoro, ridurre il dumping e la precarietà, offrire garanzie occupazionali, economiche, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro per tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici a prescindere dalla tipologia contrattuale applicata.

Prossimamente, merito all’Europa che ha impegnato ingenti risorse a favore degli Stati Membri che hanno approvato il PNRR, anche in Italia si potrà investire nel settore pubblico sia per stabilizzare lavoratori che per nuove opportunità occupazionali che vanno dagli impiegati amministrativi ai professionisti in possesso di competenze ed esperienze specifiche.

Potremmo prevedere opportunità occupazionali sia per funzioni tipiche (insegnanti, medici, geometri, bibliotecari, ecc…) ma anche per quelle più attuali, come le professioni dedite alla digitalizzazione e all'innovazione e all’utilizzo delle nuove tecnologie.

Serviranno anche profili in grado di sviluppare e gestire progetti con le regole, finalità e tempistiche previste dai Fondi europei.

Il SOL CGIL, oltre ad analizzare le competenze tecnico-professionali, i titoli di studio, le esperienze e i desideri delle persone che si rivolgono a noi nei territori, effettua anche il monitoraggio (territoriale e nazionale) delle opportunità promosse dalla PA.


Come si possono individuare i bandi di concorso?

Il canale ufficiale per informarsi sui concorsi dell’amministrazione centrale è la consultazione della Gazzetta Ufficiale, in versione online www.gazzettaufficiale.it o cartacea in vendita nelle edicole e consultabile presso i Comuni e le biblioteche.

Da novembre 2021 è attivo a livello nazionale il portale InPA https://www.inpa.gov.it/

I concorsi delle Regioni, enti locali, Aziende municipalizzate, Enti pubblici e Aziende Sanitarie Locali vengono pubblicati sui Bollettini ufficiali disponibili anche sui loro portali.


Come si accede a In PA?

Per accedere al portale di reclutamento In PA occorre registrarsi nel box dedicato, sull’homepage del sito. Si accede solo con la propria identità digitale SPID.

Come ci si candida al concorso? Si può essere assunti senza concorso nella PA?

Le modalità per il reclutamento devono rispettare le indicazioni stabilite dal Testo Unico sul pubblico impiego, dettagliati nel bando che deve indicare titoli, esperienze, scadenze, prove di selezione ed argomenti: di norma due prove scritte ed una orale.

Nel bando vengono indicate le modalità di assunzione che, di norma avviene con il concorso ma la legislazione sul collocamento mirato prevede l’avviamento a selezione o la chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento, oppure tramite convenzione.

A tutti gli interessati, SOL CGIL offre consulenza: individuazione e candidatura alla procedura concorsuale, avendo cura di valutare con la persona la corrispondenza formale dei titoli, le esperienze pregresse da dichiarare, la definizione del Curriculum Vitae e quant’altro indicato nel bando che può - per esperienza e competenza - far la differenza sull’ammissione o esclusione della domanda di partecipazione.

Siamo particolarmente attenti alle opportunità riservate alle persone iscritte nelle Liste dei Centri per l’Impiego (L. 68/99 collocamento mirato) e persone in condizione di svantaggio.

I nostri obiettivi sono il sostegno delle persone che cercano un’occupazione e, contemporaneamente, analizzare con la persona la motivazione e desiderio di avviare l’iter che – spesso – è lungo, anche 2 anni, per essere assunti a tempo determinato o indeterminato in base all’avviso e ricevere l’assegnazione in servizio.

Suggeriamo a tutte e tutti, di tenere alto il livello di pazienza sia per i tempi di pubblicazione del bando d’interesse che per la preparazione delle prove.

Per questo motivo SOL CGIL si coordina con le rispettive federazioni di categoria sull’eventuale programmazione dei corsi in preparazione alle prove per gli iscritti.

L’analisi del momento storico-sociale ed economico del nostro paese e le esperienze quotidiane vissute nei SOL CGIL territoriali, in ottica generale e confederale, ci spingono a dare un contributo dal nostro punto di vista, sull’impegno svolto “a macchia di leopardo” nelle scuole o con gli studenti (inoccupati/disoccupati e futuri lavoratori) che ci chiedono orientamento alla professione, analisi della motivazione, riconoscimento e possibilità di valorizzare le esperienze che svolgono nei contesti extra-scolastici/universitari (volontariato, associazionismo, esperienze personali e familiari) in base a conoscenze e competenze richieste dal mercato del lavoro (pubblico e privato).

Il nostro impegno è profuso per offrire un contributo aggiuntivo alle nuove generazioni che hanno urgente e concreto bisogno di conoscere ed approcciare le opportunità disponibili, acquisire consapevolezza dei propri diritti e tutele(individuali e collettive), anche in vista degli investimenti formativi ed occupazionali per le politiche attive e gli ammortizzatori universali collegati ai progetti attivati con le risorse PNRR, FNC, Fondi europei e per il Servizio civile nazionale e internazionale.