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“NON FARNE UNA QUESTIONE DI GENERE", LA PAROLA A PINA ANGELA DE VINCENTI, SINDACALISTA

Vi racconto quello che è mi è successo nelle ultime 24 ore. 1 . Lavoratrice si presenta ad un colloquio di lavoro. La sua esperienza corrisp...


Vi racconto quello che è mi è successo nelle ultime 24 ore.

1. Lavoratrice si presenta ad un colloquio di lavoro. La sua esperienza corrisponde al profilo ricercato dall'azienda. È una macchinista con più di 10 anni di esperienza e un diploma in una scuola di pelletteria. Tutto bene fino a quando l'esaminatore, uomo, le chiede l'età e se ha intenzione di avere figli. Lei di anni ne ha 38, alla domanda esita un pochino. Mi dice di essersi sentita a disagio per lui. Lui ripropone la domanda e lei dice che si, ne vorrebbe. E improvvisamente la sua professionalità non basta più.

2. Ad un tavolo di incontro con un'azienda, viene fuori l'esigenza di assumere nuovo personale, ma bisogna scavalcare l' anno per vedere come si concluderà il trimestre. "Così, dice il responsabile, pensando di essere simpatico, rinnoviamo il parco auto". Rispondo col fuoco negli occhi dicendo di non aver compreso bene. Il 90% del "parco auto" ha più 55 anni ed è di genere femminile, quindi non serve più. Il responsabile risponde: "stavo scherzando, non ne faccia una questione di genere".
"Ma si figuri Signor X. Anche in questo caso bisogna riconoscere la superiorità di genere, e di sicuro non a lei".

Scendo in assemblea. Mi piacerebbe dirglielo a queste donne quello che ho sentito, ma non lo faccio. Segno la frase sul quaderno degli appunti, non credo la dimenticherò mai. Me la segno comunque. Me le segnerò tutte.

Si farebbe volentieri a meno delle questioni di genere se non ci fossero ogni giorno offese, molestie, discriminazioni e violenze. Non ne sentirei la necessità se ci fossero politiche volte a garantire eguali possibilità di emancipazione. Se il desiderio di avere un figlio non ci precludesse la possibilità di avere il lavoro per cui abbiamo studiato. Se ci fossero leggi punitive e pene più severe per chi discrimina le donne. Ma sopratutto non ne sentirei l'esigenza se avessimo a che fare con gente che non ha pregiudizi.

Così si conclude la mia giornata di sindacalista, donna, occidentale nell'avanzatissimo paese nel cuore del Mediterraneo che sta facendo i conti con le sfide della quarta rivoluzione industriale.