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LAVORO E PARI OPPORTUNITÀ, OGGI IN PIAZZA A ROMA CON LE DONNE DELLA CGIL

L’intera società deve essere coinvolta e responsabilizzata per raggiungere l’obiettivo delle pari opportunità , per tutti, nel rispetto del ...


L’intera società deve essere coinvolta e responsabilizzata per raggiungere l’obiettivo delle pari opportunità, per tutti, nel rispetto del genere.

Frammentazione del mercato del lavoro ed il mancato rispetto delle pari opportunità sono i due aspetti, tra loro correlati, che hanno inciso sui dati della disoccupazione femminile, rispetto a quella maschile.

La questione è antica, la pandemia ha peggiorato la situazione già di per sé drammatica.

Servono interventi di sensibilizzazione e di mobilitazione, per favorire politiche per l’occupazione delle donne, in linea con il potenziamento dei servizi pubblici, per garantire risposte adeguate alle esigenze di cura per figli, familiari anziani o disabili, ai quali – ogni giorno – le donne offrono assistenza.

Un lavoro di cura e di supporto domiciliare scarsamente riconosciuto sia dai familiari che dallo Stato che nulla prevede in tema di diritti e tutele a loro favore.

Abbiamo bisogno di favorire politiche sociali volte all’inclusione, alla condivisione, alla partecipazione dell’intera società civile per sollecitare e sviluppare azioni di solidarietà, inclusione e cambiamento culturale, soprattutto per le giovani generazioni.

SOL CGIL quotidianamente ascolta le esperienze, le esigenze e i bisogni delle persone che accedono all’orientamento al mercato del lavoro, in primis disoccupate, donne che devono scegliere tra la cura della famiglia e degli affetti oppure la prosecuzione della ricerca del lavoro e l’impegno professionale.

Spesso le donne raccontano le fatiche tra casa, lavoro, impegno verso i figli e le criticità che incontrano nelle aziende in cui si impegnano ma alle quali viene limitata la crescita professionale, ad esempio scarsi investimenti nella formazione continua per lo sviluppo e l’aggiornamento delle competenze.

Spesso, le ragazze raccontano che – quando l’impresa intende investire nell’assunzione - viene loro proposto solo il part-time, che non solo possiamo definire “involontario” ma che è di ostacolo allo sviluppo della carriera, al contrario di quello che accade nei confronti dei coetanei maschi.

Durante la pandemia, in particolare nei periodi di lockdown e limitazioni, ci siamo attrezzati con supporti tecnologici e connessioni internet per proseguire il nostro impegno e mettere a valore il patrimonio di storie raccolte quali testimonianze privilegiate dei tempi vissuti e che, ancora oggi, stiamo vivendo.

Esperienze che servono per trasmettere conoscenze ed informazioni ma anche per diffondere la memoria, grazie alla trasmissione intergenerazionale, utile per affrontare le sfide di un futuro da “ri-costruire” a partire da esperienze passate.

Occorre affrontare e dirimere questioni importanti, a partire dalla frammentazione del mercato del lavoro, alle opportunità formative ed agli investimenti economici per l’occupazione giovanile e femminile per arginare la precarietà economica, la fragilità e le insicurezze di chi cerca o vuol cambiare lavoro, che sia di qualità, sicuro e regolare.

Le politiche e gli interventi per l’occupazione femminile, in ottica di pari opportunità, devono intervenire sul diritto e la tutela individuale per l’accesso al mercato del lavoro, la riduzione del rischio di segregazione orizzontale e verticale, la partecipazione e rappresentanza delle istanze delle donne a partire dalla contrattazione collettiva nazionale, aziendale e sociale territoriale.

Ricordiamo che, per le donne, lavorare o cercare un’occupazione – in passato e soprattutto ora – significa, spesso, fare le equilibriste, negoziare e gestire compromessi in famiglia e in azienda, limitare le proprie esigenze personali per soddisfare la gestione dei tempi di vita, lavoro ed attività di cura dei propri cari.

Oggi, sabato 25 settembre, a Roma, TUTTE Le DONNE/TULL QUADZE scendono in piazza per chiedere un cambiamento di paradigma, nelle leggi, nella distribuzione delle risorse, nelle politiche di sfruttamento delle persone e dell’ambiente, nell’attenzione al futuro.

La manifestazione, che è stata decisa dall’Assemblea della Magnolia che nasce nella Casa internazionale delle donne di Roma e della quale fanno parte associazioni ed entità diverse tra le quali anche le Donne della CGIL, si terrà in piazza del Popolo a partire dalle ore 14.00 e sarà anche un occasione per esprimere solidarietà e vicinanza alle donne e alle popolazioni afghane.

La CGIL e le Donne della CGIL aderiscono e partecipano all’iniziativa che ruota attorno ad un concetto sul quale da tempo le Politiche di genere CGIL lavorano e sono impegnate: rimettere al centro la cura come elemento di contrasto alle diseguaglianze.