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COME VALORIZZARE LE SOFT SKILLS?

"Quali competenze servono?": ecco il nostro primo pensiero, la prima domanda che ci poniamo quando siamo alla ricerca di un determ...


"Quali competenze servono?": ecco il nostro primo pensiero, la prima domanda che ci poniamo quando siamo alla ricerca di un determinato lavoro. "È nelle mie corde? Sarò all'altezza?": riflessioni più che legittime quando di poniamo la questione del lavoro giusto per noi.

Ma cosa sono le competenze? Cominciamo con lo specificare che ne esistono di vario tipo. Ci sono quelle "tecnico/professionali", che sono un insieme di competenze che si acquisiscono e definiscono in contesti formativi, anche applicati, o durante le esperienze lavorative. Questo tipo di competenze è più facilmente identificabile, perché è sostanzialmente sempre "documentabile".

Ci sono poi le cosiddette "competenze trasversali" o "soft skills", competenze che ogni professionista deve possedere per svolgere bene il proprio lavoro. Sono "trasversali" perché indipendenti dall'ambito e dal contesto di lavoro specifico. Oggi più di prima, sono i primi punti di analisi in fase di colloquio.

Per definirne alcune, potremmo riferirci a quelle più comuni, per esempio alla "capacità di ascolto", alla "gestione del tempo" oppure alla "comunicazione empatica". Sono tutte competenze che si acquisiscono in contesti "informali" e cioè nella nostra vita quotidiana e nel rapporto con gli altri.

In buona sostanza l'importanza che i selezionatori e le aziende attribuiscono alle "soft skills" deriva dal fatto che questo tipo di competenze definiscono il profilo umano e professionale di una persona. L'analisi di queste "abilità" non prende in considerazione "cosa" il candidato sappia fare né quali "conoscenze" abbia acquisito. È più un giudizio sul come si lavora: un elemento che spesso è la chiave vincente. Per questo motivo in fase di selezione, molto spesso, viene richiesta e testata la capacità del potenziale candidato nel risolvere i problemi, il modo di ragionare e la motivazione che lo spinge a portare avanti una determinata attività.

La differenza, quindi, tra le competenze "hard" e "soft" è chiara: se nelle prime troviamo una definizione schematica di cosa una persona possa e sappia fare nello specifico, nelle seconde troviamo una definizione di come la persona riesca a portare a termine determinati compiti, come riesca ad interagire in un ambiente di lavoro.

Queste ultime, oggi, sono le competenze più importanti e richieste. Di conseguenza sono al centro del percorso di apprendimento, perché si caratterizzano, in ottica di formazione permanente, per l'alto grado di trasferibilità in diversi compiti e diversi ambienti, permettendo di realizzare strategie efficaci in contesti variabili.

Saper identificare e mappare queste competenze, nel mondo in rapida evoluzione, permette di migliorare ed ottimizzare la ricerca di lavoro ed avere anche un approccio vincente in fase di colloquio. I sindacalisti dell'orientamento al mercato del lavoro del SOL CGIL sapranno guidarti per identificare e definire al meglio le tue competenze da inserire nel curriculum vitae e da dimostrare nel colloquio.